Un gruppo di ricercatori della Northeastern University di Boston è riuscito a mettere a punto un super antibiotico in grado di distruggere tre dei principali batteri resistenti alle cure antibiotiche. Si chiama teixobactina ed è frutto delle ricerche condotte analizzando i microorganismi del suolo. Il team guidato da Kim Lewis ha isolato i batteri uno ad uno dal terreno. Successivamente, analizzando 10mila composti antimicrobici, hanno scoperto che la teixobactina si è dimostrata capace di debellare tre dei più pericolosi superbatteri resistenti: il Clostridium difficile, il Mycobacterium tuberculous e lo Staphylococcus aureus.
La teixobactina riesce ad ottenere i suoi effetti legandosi a bersagli multipli, molecole di lipidi e non proteine come gli altri antibiotici, rallentando così lo sviluppo di eventuali resistenze. La scoperta, pubblicata su Nature, acquista valore aggiunto se si pensa al fatto che, come ricordato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), questi batteri resistenti alle cure antibiotiche causano un totale di 25mila morti nella sola Unione Europea, con una spesa di circa 1,5 miliardi di euro. Basti pensare che nella sola Italia la percentuale di resistenza allo Staphylococcus aureus si aggira attorno al 25-50%, un primato in Europa.
“La nostra impressione è che la natura abbia prodotto un composto che evolve verso l’essere libero da resistenza”, ha affermato Kim Lewis specificando che una eventuale resistenza alla teixobactina si svilupperebbe solo dopo 30 anni. Il prossimo passo sarà dunque quello di creare un farmaco sulla base della teixobactina nella speranza di porre fine alla crisi degli antibiotici.